mercoledì 19 dicembre 2012

Western Australia guida turistica

Western Australia, Western dreaming

Un viaggio nel Western Australia non è una semplice vacanza: è una vera avventura! Questo è lo stato più selvaggio, più incontaminato dell’intero continente australiano. Qui si può entrare in contatto con l’Australia più autentica, quella degli spazi sconfinati e caratteristici, dei panorami infiniti e dei tramonti indimenticabili sull’Oceano Indiano, quella delle distanze proibitive dove si deve necessariamente fare il pieno ogni qualvolta si incontra una stazione di rifornimento.


Territorio e origini

Una strada infinita, che corre da nord a sud, attraversando paesaggi sorprendenti che dapprima appaiono come pascoli irlandesi, per poi trasformarsi in aridi deserti passando tra campi ricoperti da tappeti fioriti, intervallati da parchi nazionali dalla bellezza mozzafiato. E’ l’Highway 1, conosciuta nel primo tratto come Brand Highway, ma che di autostrada ha solo il nome: più semplicemente è una lingua d’asfalto che circumnaviga tutto il continente per 24.000 chilometri, ma che in questo stato diventa estremamente desolata, percorsa da poche auto e da qualche road-train, giganteschi camion composti da 3 o 4 rimorchi. Procedendo verso nord gli incontri con altri automobilisti diventano talmente rari da scambiasi un cenno di saluto ogni qualvolta si incrocia un autoveicolo.

Nambung National Park Mare, spiagge e deserti si fondono armoniosamente per creare un paesaggio unico al mondo, un landscape surreale da vivere il più delle volte in completa solitudine, in piena armonia con il silenzio e la tranquillità dei luoghi. Il turismo di massa è sconosciuto, gli ambienti talmente grandiosi da far si che persino i bus dei pochi tour operator diventino un miraggio. L’atmosfera perfetta per apprezzare nel modo migliore un luogo talmente affascinante.Qui il cielo è più blu, il sole più splendente e le stelle più luminose.

La stessa capitale del Western, la Great Perth, pur essendo una moderna metropoli con oltre 1,5 milioni di abitanti, sembra subire lo stile lento e rilassato del territorio in cui è inserita. E’ la città più isolata del mondo vista la distanza che la separa da qualsiasi altra metropoli del pianeta (ad esempio, 4400 chilometri da Sydney), e l’unica porta d’accesso di tutto questo vasto territorio.

A completare l’immenso fascino del luogo, ecco la fauna tipica australiana: canguri e wallabies sbucano da ogni angolo, tanto che percorrere le strade di notte è un vero incubo. I koala sono rari ma li possono osservare nel loro ambiente naturale presso lo Yanchep Park, gli emù possono attraversare le strade in qualsiasi momento, mentre l’oceano regala forti emozioni con incontri ravvicinati con delfini, dugonghi, cetacei e squali balena, oltre ad una barriera corallina meno famosa di quella del Queensland ma ugualmente affascinante e senza dubbio più accessibile e meno frequentata.

Kalbarri National Park Sebbene la storia della sua capitale e dell’intero stato sia decisamente recente, fondata solo nel 1829 come colonia per galeotti che servivano principalmente come manodopera, il territorio è popolato da oltre 40.000 anni dalle tribù Nyoongar, primo insediamento aborigeno grazie al quale nel corso dei secoli si è sviluppata una forte cultura assolutamente unica, basata sull’amore per la terra ed sul rispetto tra i popoli. I fiumi, le rocce, le montagne, gli insetti, persino il sole, la luna e le stelle sono semplici simboli paragonabili come importanza alle sacre icone delle religioni: “l'ambiente è l'essenza del credo del popolo aborigeno”.


 

The Great Perth

PerthPerth è una città incredibile: basti pensare che partendo dall’embarcadero sul fiume Swan a due passi dai grattacieli del centro, in poco più di un’ora con il ferry si può raggiungere un’isola incontaminata, Rottnest Island, con spiagge bianchissime e mare caraibico.

Il centro commerciale e finanziario è caratterizzato da moderni edifici slanciati verso il cielo, ma ai cui piedi si estendono verdi parchi in cui sembra quasi di essere al centro di vere foreste. Il Kings Park è una vera oasi naturale, con un meraviglioso skyline sul centro di Perth che si specchia nelle acque del fiume Swan. In una città dove i mezzi pubblici sono addirittura gratuiti, i suoi abitanti sono attenti a trovare il giusto equilibrio tra attività lavorativa e tempo dedicato per se stessi e al sano vivere.

Tra le attrattive del centro troviamo la Bell Tower, bizzarra costruzione che si affaccia sul fiume, interamente in vetro, circondata da originali fontane, che al suo interno ospita un museo con diverse collezioni ed una parte dedicata alla musica e la London Court, uno stretto passaggio pieno di negozi in stile puramente britannico tra i grattacieli del centro, con uomini d’affari che si mischiano tra la gente a passeggio per lo shopping.

La vicina Fremantle, raggiungile con i ferry da Perth, è diventata famosa per aver ospitato l’America’s Cup, regata velistica di importanza mondiale. Il centro si sviluppa attorno all’affascinante porticciolo, atmosfera sempre vacanziera con diversi caffè italiani, ristoranti specializzati in pesce fresco e mercatini tipici.

PerthPer un primo assaggio della fauna locale ci si deve recare al Caversham Wildlife, una riserva inserita in un parco naturale dove si possono osservare da vicino i koala e che offre un enorme spazio dove si può entrare a contatto con i marsupiali, wallabies e canguri, molto abituati alla presenza dell’uomo così che si possono accarezzare e dar loro da mangiare.

Sicuramente più autentico è il più distante parco di Yanchep, che occupa una vasta area circondata da un lago, con ampi spazi verdi dove si possono avvistare canguri e wallabies allo stato libero, oltre un percorso che si snoda su una piattaforma in legno che permette facili incontri con i koala. Se sognate di saltellare tra i canguri od osservare un koala che spicca un salto tra un albero e l’altro, questo è il luogo che fa per voi.

Dalla Brand Hwy, una deviazione non breve porta sulla costa, fino alla località di Lancelin, dove a poche centinaia di metri dall’oceano si innalzano sconfinate dune maestose di un bianco abbagliante come neve, paradiso per gli amanti dei fuoristrada e del motocross.


 

Il Deserto dei Pinnacoli, paesaggio lunare

Nambung National Park Il primo affascinate parco che si incontra procedendo verso nord è il Nambung National Park, più comunemente conosciuto come “Deserto dei Pinnacoli”.

E’ un vero miracolo della natura ed uno dei luoghi che più incantano in tutta l’Australia: da solo giustificherebbe un viaggio nello stato del Western. Da un suggestivo deserto giallo spuntano numerosi monoliti rocciosi verticali, che si suppone siano i resti di un’antica foresta. Lo sfondo è dominato da una parte da alte dune bianchissime, dall'altra dall’oceano Indiano. Alte guglie, dalle forme bizzarre, svettano dal fondo sabbioso creando un paesaggio suggestivo. Per la visita è necessario seguire una strada sterrata con fondo sabbioso, percorribile tranquillamente con auto normali, delimitata da piccole rocce che creano un effetto particolarissimo.

Nambung National Park Oltre ad alcuni punti panoramici sorprendenti, ci sono molti luoghi dove è possibile abbandonare l’auto e cimentarsi in piacevoli passeggiate tra i pinnacoli, circondati da alcuni esemplari di rari pappagalli che svolazzano nel cielo per poi posarsi sulle guglie, tra cui un percorso che permette di scalare delle dune gialle e ripidissime ed ammirare un’incredibile vista su tutta la zona, in completa solitudine. Il parco con i colori del tramonto diventa ancora più suggestivo, in quanto il sole crea degli strani effetti filtrando tra in pinnacoli, la cui ombra viene proiettata ed allungata sulla sabbia.

Altri 400 chilometri di strada pressochè deserta, fatta eccezione per la vivace cittadina di Geraldton che si incontra lungo il percorso, dove si può assaggiare la più gustosa ed economica aragosta di tutto il Paese, separano i Pinnacoli dal Kalbarri NP..


 

Kalbarri NP, una finestra sul canyon

Kalbarri National Park Il Kalbarri è un parco estremamente selvaggio che custodisce un patrimonio naturale sorprendente, che si divide in una parte costiera a picco sull’Oceano Indiano e in un profondo canyon dal colore rossastro scavato dal fiume che offre scenari mozzafiato e strapiombi da capogiro, nel mezzo di una natura incontaminata e lontana da qualsiasi opera di urbanizzazione. Al di la della cittadina di Kalbarri, non si incontra alcun centro abitato per centinaia di chilometri.

Iniziando la visita della parte costiera, è d’obbligo una fermata a Natural Bridge, dove un arco naturale è stato eroso dal mare spesso tempestoso. Qui le pareti che scendono a strapiombo nell’oceano sono impressionanti. Poco oltre si incontrano Pot Alley e Red Bluff, estremamente pittoresche al tramonto, con un tratto di costa battuto da onde gigantesche, bianche e spumeggianti che contrastano con le rocce rossastre che si perdono nell’infinito entroterra.

Kalbarri National Park Una lunga strada sterrata (circa 50km) raggiunge il canyon scavato dal fiume, visibile da diversi punti panoramici. Il fondo stradale è sabbioso ed è percorribile con auto normali, anche se alla velocità di 80-100 kmh sembra di guidare sul ghiaccio e bisogna evitare il più possibile di sterzare per sbandare il meno possibile.

Il punto più suggestivo da raggiungere è Nature's Window, dove una passeggiata di circa 20 minuti conduce ad un arco naturale sospeso nel vuoto che crea una finestra sul canyon: qui la vista spazia a 360 gradi su tutto il maestoso Kalbarri, con un cielo talmente luminoso che esalta i colori in modo impressionante. Da non perdere è anche il vicino punto panoramico di Z-Bend, dove una piattaforma è sospesa sul canyon offrendo una magnifica vista. Se in questi due punti panoramici si incontra qualche sperduto turista, nei punti più a nord del parco non si vede anima viva e sembra quasi di essere degli autentici esploratori: è il caso di Hawks Head, dove una roccia è sospesa nel vuoto del canyon ed i più coraggiosi possono sporgersi nel vuoto, a loro rischio e pericolo.


 

La Shark Bay, patrimonio dell'Umanità

Shark BayGrande quanto il Galles ma con soli 1000 abitanti, l’importanza della Shark Bay è suggellata dall’Unesco, che ha inserito questa destinazione tra i patrimoni mondiali dell’umanità per la sua rilevanza ambientale: oltre ai delfini infatti, le acque sono popolate da squali, dugonghi, tartarughe marine e altre infinità di specie.

Immaginate il nulla, un’aspra zona del Western Australia in cui non si trova altro che una lunga ed interminabile strada percorsa da qualche auto e pochi road train. Una strada che ad un certo punto si divide: una che prosegue verso nord, sempre nel nulla, ed un’altra che gira improvvisamente a sinistra, per protrarsi per 200 chilometri lungo una selvaggia penisola, quella della Shark Bay, che termina in una semplice spiaggia, denominata Monkey Mia. Ma altro che semplice spiaggia qui si trova una cosa unica al mondo: è infatti l’unico luogo in cui, ogni giorno da oltre 50 anni, un gruppo di delfini selvaggi si avvicina alla spiaggia fino a quasi sfiorare la riva, semplicemente per incontrare e per interagire con l’uomo. Siamo di fronte ad esemplari abituati si alla presenza dell’uomo, ma che ogni giorno sono liberi di saltare e nuotare nell’infinito oceano indiano, ed omaggiarci della loro presenza semplicemente per loro volere.

Regole precise dunque, sia per la loro tutela sia per la nostra. I delfini non devono abituarsi ad avere il cibo senza cacciarlo, non devono diventare schiavi della presenza dell’uomo, non possono correre il rischio di una possibile estinzione per via di malattie che l’uomo può trasmettere. Questo per far si di poter ammirare, ancora per altri altrettanti decenni, una cosa unica al mondo, l’incontro quotidiano ed emozionante con gli abitanti marini più affascinanti in assoluto, più intelligenti, più simpatici. La sorprendente fauna marina della Shark Bay si può facilmente incontrare partecipando alle crociere in catamarano che partono dalla spiaggia.

Shark BayVisto lo straordinario isolamento del luogo, l’assenza di città, illuminazione, inquinamento, le notti in questo territorio del Western sono incantevoli: ogni sera sulla spiaggia si può partecipare ad incontri dedicati all’astronomia, esplorando il fascino dell’universo con esperti che aiutano ad identificare pianeti e costellazioni che in questo luogo sono fino a dieci volte più luminose della media.

Se la strada sterrata termina nei pressi della località di Monkey Mia, alcune piste sterrate permettono di raggiungere luoghi assolutamente deserti ed incontaminati, bagnati dalle limpide acque dell’oceano Indiano. E’ il caso del Francois Peron NP. raggiungibile solo in 4*4, che offre esperienze indimenticabili a contatto con l’arido bush, dune sabbiose, coste rocciose e spiagge deserte.

Le bellezze naturali della Shark Bay non sono ancora terminate: lungo l’unica strada della regione si incontrano Eagle Bluff, punto panoramico a picco sull’oceano dove spesso si scorgono squali che nuotano nella laguna, Shell Beach, una fantastica e lunghissima spiaggia unica nel suo genere essendo completamente ricoperta da milioni di piccole conchiglie bianchissime e Stomatolite, formazioni rocciose nel mare composte da microrganismi che sono gli esseri viventi più antichi del pianeta.

Sembra di aver già visto tutto, ed invece siamo arrivati geograficamente solo a metà del Sud Western Australia. Da qui procedendo verso nord per 600 chilometri non si incontra nulla! Ma ciò che si trova al termine di questa distanza è a dir poco unico:


 

Ningaloo Marine Reef, l'altra barriera corallina

Ningaloo Marine ReefUna delle barriere coralline più incontaminate del mondo si trova in questo angolo sperduto d’Australia, ancora poco conosciuto e frequentato a livello turistico. Punto di partenza per la visita sono la località di Coral Bay, direttamente sul reef, e la più organizzata Exmouth, che dispone anche di un piccolo aeroporto collegato con Perth.

La zona offre un patrimonio marino di inestimabile valore, ed ogni stagione presenta una particolarità distinta. I mesi da marzo a maggio sono i migliori per osservare i rarissimi squali balena, i più grandi del mondo, che possono raggiungere i 14 metri. Da giugno ad ottobre aumentano le possibilità di assistere alle acrobazie delle balene Humpback mentre i mesi estivi sono l’ideale per nuotare in compagnia delle enormi tartarughe marine e le gigantesche mante.

Ningaloo Marine ReefUlteriore peculiarità del Ningaloo Reef è la sua straordinaria accessibilità, visto che la barriera in molti punti si trova a poche decine di metri dalle spiagge bianchissime e deserte, a differenza ad esempio della più famosa Great Barrier Reef nella costa opposta, raggiungibile esclusivamente via barca con costose escursioni o resort dai prezzi inaccessibili.

Da Exmouth si possono raggiungere spiagge incontaminate dal nome di Turquoise Bay, Tulki Beach, Oyster Stacks, dove tuffarsi nelle limpide acque turchesi e nuotare in un enorme acquario naturale, circondati dagli imponenti canyon inviolati del Cape Range National Park.

Ad Exmouth termina simbolicamente il territorio del South Western Australia: a nord si estende un’aera altrettanto vasta, occupata in gran parte dalla regione del Kimberley, dal clima completamente differente ed ancor più selvaggia e meno popolata. Smisurati spazi dove sognare una nuova ed affascinante avventura.


 

Clima

Nove mesi di estate e tre di primavera, si potrebbe dire. L’inverno del Western Australia (da giugno ad agosto) è caratterizzato da temperature che di giorno spesso superano i 20 gradi e difficilmente scendono sotto i 16. Più fredde le temperature minime che possono raggiungere i 5-8 gradi. Le temperature aumentano procedendo verso nord. Le estati possono essere davvero torride, specie nelle zone dell’entroterra mentre le coste sono spesso battute da un forte vento che mitiga le temperature, comunque spesso vicine ai 40 gradi. Le piogge si concentrano durante i mesi invernali, periodo in cui ad ogni modo sono frequenti giornate con cielo limpido. Le piogge diminuiscono procedendo verso nord: la Shark Bay ad esempio riceve poche gocce di pioggia all’anno.


 

Come arrivare e muoversi

Caversham WildlifeVisto l’assoluto isolamento della regione, l’unico mezzo per arrivarci è senza dubbio l’aereo. Perth dispone di un aeroporto internazionale che la collega con il Sud-Est Asiatico (Singapore, Kuala Lumpur, Hong Kong, Jakarta), con voli delle principali compagnie aeree.

Una compagnia che permette di risparmiare è la Tiger Airways, una low-cost che collega Perth con Singapore (voli a partire da € 80, 6 ore). I voli interni sono assicurati da Qantas e da Virgin Blue, più economica (volo tra Perth e Sydney da € 140, circa 4 ore).

Esistono anche voli di una compagnia locale (Skywest Airlines) che collegano Perth con le varie cittadine del Western Australia, come Geraldton, Exmouth, Broome.

Le enormi distanze fanno si che il noleggio di un’auto sia quasi indispensabile. Un’auto di categoria intermediate per 7 giorni costa all’incirca € 230 (con esclusione franchigia per danni o furto). Le strade principali sono tutte asfaltate, ma con un fuoristrada si possono percorrere alcune deviazioni decisamente affascinanti e divertenti, come il tratto che costeggia quasi per interamente la spiaggia tra Lancelin e Cervantes per 60 km (necessario un minimo di esperienza, le zone sono estremamente isolate, bisogna sgonfiare le gomme, comunicare il tragitto, prevedere scorte). Stipulare assicurazioni che limitano la franchigia in caso di danni al veicolo, in quanto non è rara la collisione con fauna selvatica. Per questo motivo, estremamente sconsigliato viaggiare dopo il tramonto e prima dell’alba.

In alternativa esistono vari tour operator locali che organizzano tour di diversa durata, ma spesso sono troppo veloci e non lasciano il tempo necessario per apprezzare interamente i luoghi. Una tra le più affidabili e specializzate è la Australian Pinnacle Tours, che dispone tra l’altro di bus 4*4 che permettono di raggiungere qualsiasi angolo della regione.


 

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